Il Monte Cusna è la seconda vetta in altezza dell’Appennino settentrionale, dopo il Monte Cimone. Situato interamente in provincia di Reggio ha le sembianze di un gigante disteso, da cui la denominazione di Parco del Gigante, con una cresta parallela allo spartiacque appenninico. Ciò nonostante la cima si presenta ben visibile ed è abbastanza caratteristica. Le sue pendici sono state modellate da antichi ghiacciai, le cui tracce sono ben visibili anche oggi. Il panorama che si gode dalla cima del Cusna è amplissimo: dall’Appennino la vista spazia sulle Apuane e nei fondovalle e nelle giornate terse è possibile vedere la Corsica e l’arco alpino. L’escursione di due giorni ci permette la ascensione con relativa comodità e di passare il pomeriggio del sabato facendo una escursione nei dintorni di Febbio.

La salita, sul tradizionale anche se oggi abbandonato accesso dal versante est, inizia dall’albergo Rescador q. 1153: si sale nella conca morenica sul sent. 619, poi si lascia a destra il sentiero che scende alla Peschiera Zamboni e si continua a salire sul sent. 617 nelle faggete del Monte Contessa, che viene aggirato. Usciti dalla faggeta si sale il suggestivo anfiteatro della Borra sul versante destro fino a uscire sulla cresta, da dove sale il sent. 619 (m.1953). Si continua sul crinale poi su pascoli fino alla vetta. La discesa è sul versante nord-est: la prima parte è la stessa della salita fino a q.1953, poi si prosegue lungo il crinale sul sent. 619 fino a fondovalle.

ITINERARIO:         Alb. Rescador (m. 1153) – M. Contessa (m. 1710) – M. Cusna (m. 2121) – cresta nord-est – Alb. Rescador (m. 1153)

DIFFICOLTÀ:         PD in salita, F in discesa. Necessari ramponi e piccozza.

DISLIVELLI: +950 m -950 m

TEMPI: h 6.00/6.30.

ACCOMPAGNATORI DI ESCURSIONE: A. Piccini G. Bogazzi

PARTENZA:            da stabilirsi

ATTENZIONE, RICORDIAMO A TUTTI CHE LE ISCRIZIONI ALLE ESCURSIONI CHE PREVEDONO IL PULLMAN VERRANNO CHIUSE IL GIOVEDÌ SERA