Il Pizzo Bernina, seppur localizzato presso il confine con l’Italia, è in territorio svizzero.

È la cima più elevata delle Alpi Retiche Orientali, ed è il quattromila più ad oriente della catena Alpina. La salita al Pizzo Bernina è in grado di regalare grandi emozioni, e richiede una buona preparazione ed allenamento.

1° Giorno: salita al Marinelli Bombardieri (2813 mt).

Partenza da Carrara con mezzi propri (parcheggio Esselunga), si raggiunge Lanzada, in alta Valmalenco, e da qua la diga di Campo Moro (1829 mt) . Si lasciano le auto nei pressi della diga e quindi si imbocca il sentiero CAI n. 2 che condurrà al Rifugio Marinelli Bombardieri, passando per il Rifugio Carate Brianza (2355 mt) e la Bocchetta delle Forbici (2660 mt). Dalla Bocchetta si passa a nord, traversando in leggera discesa le pendici occidentali delle Cime di Musella e si entra nel vallone posto ai piedi della Vedretta di Caspoggio. Attraversando il fondo del vallone si arriverà alla base del versante su cui sorge il Rifugio Marinelli, che si raggiungerà con un ultimo strappo di sentiero su di una rampa detritica. Al Rifugio Marinelli Bombardieri si alloggerà la prima notte. Il dislivello da Campo Moro è di circa 900 mt.

2° Giorno: salita al Pizzo Bernina (4049 mt).

Si parte presto dal Rifugio Marinelli Bombardieri e si raggiunge il Passo Marinelli Occidentale, a circa 3000 mt di quota, seguendo per pietraie una traccia con segnavia ed ometti. Dal passo Marinelli Occidentale si scende sul ghiacciaio e si traversa lungamente verso Nord la Vedretta di Scersen Superiore, in falsopiano, per salire poi verso lo sperone, a sinistra del canale di Cresta Guzza, dove inizia il tratto attrezzato (ferrata). Si risale il tratto attrezzato e si raggiunge il Rifugio Marco e Rosa (3609 mt). Si risale verso Nord il dorso nevoso soprastante al Rifugio, fino a raggiungere le rocce del primo rilievo di cresta, a circa 3850mt . Qua inizia il tratto più tecnico, si incontreranno passaggi su roccia (II°/II°+, alcuni passaggi di III°) e tratti nevosi e più aerei, e si raggiungerà la Punta Perrucchetti (o antecima o cima Italiana, 4021mt) per poi arrivare in vetta.

In discesa si seguirà il solito itinerario, effettuando una o due corde doppie nei tratti più impegnativi, fino a raggiungere il Rifugio Marco e Rosa dove si pernotterà.

Il dislivello dal Rifugio Marinelli alla vetta è di circa 1235 mt, difficoltà PD+

Il dislivello negativo per rientrare al Rifugio Marco e Rosa è di circa 440 mt, difficoltà PD+

3° Giorno: discesa alla Diga di Campo Moro (1829 mt).

Si parte dal Rifugio Marco e Rosa per raggiungere le auto a Campo Moro, da dove faremo quindi rientro a Carrara.

Affronteremo in discesa il tratto attrezzato e quindi tutto il percorso già effettuato in salita. Si tratta di una discesa lunga con attraversamento del ghiacciaio, motivo per cui la partenza dal Rifugio avverrà ad un orario adeguato.

Dislivello negativo circa 1780 mt. Difficoltà PD

DIFFICOLTA’:    l’uscita è riservata a soci allenati, con esperienza nella progressione con ramponi e piccozza e con esperienza in arrampicata su roccia fino al III° grado.

AVVERTENZE:   sono previsti un massimo di 15 iscritti oltre agli accompagnatori. I direttori della gita si riservano la facoltà di attuare una selezione degli iscritti. Sarà inoltre facoltà dei direttori della gita: modificare il programma in funzione delle condizioni meteorologiche e della condizione della montagna nonché utilizzare il 1° giorno per valutare l’idoneità o meno dei partecipanti alla salita in vetta. Saranno necessari oltre a ramponi e piccozza anche imbrago, casco, moschettoni e cordini (come meglio verrà precisato ai partecipanti), kit da ferrata, kit pala/sonda/ARTVA.

DIREZIONE GITA: Massimo Giananti – Paolo Tonarelli

Apertura iscrizioni: 6 maggio 2024, caparra € 150