PREVISIONE SULLE CONDIZIONI DELLA MONTAGNA (ALPI APUANE E APPENNINO TOSCO-EMILIANO SETTENTRIONALE) In evidenza
17 Gennaio 2025 Previsione sulle condizioni della montagna (Alpi Apuane e Appennino Tosco-Emiliano settentrionale).
Durante questa settimana, a causa del freddo piuttosto rigido e delle giornate terse e serene, il manto nevoso ha continuato a mantenersi inalterato rispetto alla precedente previsione.
La neve rimasta continua ad avere uno spessore medio di 20-25 cm sopra i 1600-1800 m nei quadranti meridionali e sopra 1400-1500 m nei quadranti settentrionali, a chiazze o nelle zone di accumulo.
Una rottura della stabilità del tempo dovrebbe verificarsi da lunedì, con nevicate modeste sopra i 1200 m, poi il tempo rimarrà perturbato ancora per qualche giorno.
Attenzione ancora al vetrato sulle rocce, soprattutto lungo i sentieri e nelle zone umide.
Alla luce di queste condizioni è possibile ancora fare salite alpinistiche invernali scegliendo l’itinerario con oculatezza.
Si consiglia sempre di mettere da parte ramponcini e ciaspole se il pendio diventa ripido con neve dura o ghiaccio e di utilizzare assolutamente ramponi e piccozza (evitare l’uso dei soli bastoncini).
Alla luce del decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 40, entrato in vigore il 1° gennaio 2022, ricordiamo l’obbligo di dotarsi di artva, pala e sonda quando si pratica qualsiasi attività fuoripista e attività escursionistiche, anche con racchette da neve, “in particolari ambienti innevati laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe”, per garantire un idoneo intervento di soccorso.
Cercate di non uscire mai da soli e di lasciare detto dove ci si sta recando, portare con sé materiale tecnico adeguato al percorso intrapreso.
(A cura di Emanuele Stefanelli, Istruttore Nazionale CAI)
N.B. Questa è una previsione generale delle condizioni della montagna riguardante le zone dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Alpi Apuane, la sua consultazione non può escludere in alcun modo la necessità di una seria e capace valutazione locale del pericolo (singolo pendio) che può essere anche sensibilmente diverso.